Alessandro Neccia

Fiera b2b: 3 aspetti che spesso trascuriamo

Fiere nel b2b

Fiere nel b2b per le pmi italiane

Parliamo di fiera b2b e di piccole imprese che partecipano spesso facendo uno sforzo importante in termini economici e di risorse. Quindi oggi voglio provare a considerare tre aspetti ritenuti spesso secondari, che secondo me possono fare la differenza.

1) Produci contenuti di ogni tipo!
La fiera è l’occasione per realizzare dei contenuti video dallo stand ma anche e soprattutto nei corridoi della fiera, all’ingresso o nello stand di un partner.
La fiera è un ambiente business dove puoi sfruttare ogni angolo, dove hai i tuoi uomini a disposizione per 3/4 giorni. Prepara prima le tracce dei video che realizzerai… Quale migliore occasione per produrre contenuti da sfruttare durante i mesi successivi per la tua comunicazione?

Questo primo aspetto può rendere la fiera più sopportabile dal punto di vista economico, visto che in quei 3/4 giorni eseguiamo anche un’attività che ci da materiale per la nostra comunicazione.

2) Gli effetti speciali nello stand non servono!
È ovvio che l’effetto wow di uno stand ben curato è importante ma, rispetto ad una fiera b2c è meno incisivo. Viceversa nel b2b diventano molto più importanti le azioni pre-fiera verso clienti e lead caldi (ad esempio invio di coupon per ritirare “gadgets/sorprese” allo stand – appuntamenti – ecc.) e le azioni che si possono fare post fiera (funnel per chi ha ritirato i coupon – ecc.).

Questo secondo aspetto ci impegna un po’ di più in giorni che non sono di fiera, ma ci consente di far fruttare meglio la fiera ed inoltre ci consente di analizzarla anche da alcuni punti di vista e ci fa capire per i prossimi anni se conviene ancora investire o no su di essa.


3) Non lasciare a casa nessuno!
La fiera è un evento da vivere con tutta l’azienda, è l’occasione migliore per fare gruppo in cui il tuo reparto marketing si unisce con le forze commerciali e questo diventa molto importante per ritrovare un affiatamento che darà risultati nei mesi successivi.

Questo ultimo aspetto può sembrare superfluo, ma sono un convinto sostenitore (come detto più volte) del fatto che le aziende (quelle piccole) si devono fondare su squadre coese e su una comunicazione trasparente tra i manager o responsabili dei vari dipartimenti.

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